Le parole che rispettano chi siamo

Ti è capitato di rinunciare a praticare uno sport per paura del giudizio degli altri? Perché hai pensato di non essere abbastanza alta, forte o veloce? Questo è un laboratorio in cui fare e parlare di sport per scoprire i pregiudizi che limitano e condizionano chi siamo e chi potremmo essere.

Obiettivo sarà costruire assieme una comunicazione eticamente corretta e consapevole. La scelta dello sport che pratichiamo può essere un modo per definirci e per scegliere l’immagine di noi che vogliamo dare al mondo. Ci sono scelte da maschi o da femmine. Ci sono sport che possiamo praticare solo se siamo abbastanza forti, alti, ricchi, elastici o magri.
Le parole dello sport ci permetteranno di scoprire i nostri e altrui pregiudizi e le discriminazioni che possono causare. Conoscendole possiamo scegliere parole che rispettano noi stessi e le altre persone. In conclusione, leggeremo assieme la norma penale contro la discriminazione e l’incitamento all’odio che in Svizzera.

Durata: 90′
Per tutte le classi di scuola media

Proposto da Amnesty International